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Michele Novaro e l'inno di Mameli

Come molte figure importanti del nostro secolo, Michele Novaro è rimasto un pò nell'ombra nonostante le sue grandi capacità artistiche; credo sia giusto ricordarlo e in qualche modo rendergli onore per l'inno italiano che troppe volte è stato associato esclusivamente a Mameli e non a tutti e due.
Nacque il 23 ottobre 1818 a Genova. Passò la sua vita a studiare composizione e canto, ma nonostante le continue guerre e le malattie , molto pericolose per quell’epoca, ebbe una vita lunga e tranquilla che passò componendo un po’ di musica: nella raccolta di Novaro prevalgono inni e canzoni patriottiche.
Nel 1847 si trasferisce brevemente a Torino per lavoro, con un contratto di secondo tenore e maestro dei cori dei Teatri Regio e Carignano. Convinto liberale, offrì alla causa dell'indipendenza il suo talento compositivo, musicando decine di canti patriottici ed organizzando spettacoli per la raccolta di fondi destinati alle imprese Garibaldine.
Di indole modesta, non trasse alcun vantaggio dal suo inno più famoso, anche dopo l'Unità.
Tornato a Genova, fra il 1864 ed il 1865 fondò una Scuola Corale Popolare, alla quale avrebbe dedicato tutto il suo impegno. Morì povero, il 21 ottobre 1885, e lo scorcio della sua vita fu segnato da difficoltà finanziarie e da problemi di salute. Il suo corpo venne depositato in un monumento funebre nel Cimitero Monumentale di Staglieno, vicino alla tomba di Giuseppe Mazzini, per scelta dei suoi ex-allievi. Le sue composizioni furono fatte soprattutto per recuperare fondi da offrire, per le loro forti idee liberali. Fu autore anche delle musiche di un componimento in forma di inno del poeta piemontese Giuseppe Bertoldi. La vita di Novaro fu quanto mai semplice.
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by testintesta

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