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Cirò Marina la vecchia Krimisa

Il porto di Cirò MarinaCirò Marina è una cittadina della costiera jonica crotonese.
Il suo territorio, posto poco sopra il livello del mare, comprende circa 16 km di spiaggia.
Da sei anni le viene assegnata la bandiera blu per la qualità del mare e dei sui servizi.
Vista l’origine recente, 1952, Cirò Marina non ha un nucleo storico vero e proprio. Il maggior sviluppo economico di


Cirò Marina si è avuto nei decenni immediatamente antecedenti l'autonomia comunale.
Gli impulsi più forti sono giunti in seguito alla crescita delle attività agricole, alla organizzazione della pesca industriale e del turismo, all’ampliamento dei servizi pubblici e commerciali, alla nascita di attività artigianali (come l’arte orafa, quella delle terrecotte con creazioni ispirate alla Magna Grecia, l’arte del restauro e del ferro battuto) ed industriali di un certo rilievo.

A Cirò Marina alcune delle cose più belle da vedere sono il Castello, il Santuario di Madonna d’Itria ed i Mercati Saraceni.Il Castello fu costruito nel XV secolo per la difesa militare a pianta quadrangolare. In un piccolo Museo Archeologico si possono ammirare moltissimi reperti in ceramica, terrecotte, bronzi, provenienti in maggior parte dal Tempio di Apollo Aleo. Questo magnifico tempio dedicato appunto ad Apollo Aleo era posizionato nella zona di Punta Alice detta “Krimisa promontorium” dalle antiche popolazioni; era infatti un punto di culto dove si ergevano dei templi tra cui quello di Apollo. I resti di questo Tempio Dorico del V secolo a.C. distrutto nella seconda guerra punica sono stati ritrovati in occasione dei lavori della bonifica del 1924-25. Molti di questi preziosi resti sono esposti nel Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria. Il Castello Sabatini è' una bella residenza gentilizia arricchita e difesa da quattro imponenti torrioni angolari. Si erge sul fianco dell'altura di Madonna d'Itria che sovrasta l'abitato di Cirò Marina.

Il Santuario di Madonna d’Itria sorge su una delle colline del cirotano e la vista panoramica di cui si può godere permette di ammirare il paesaggio fino al mare. I Mercati Saraceni sono testimonianza di un lungo periodo storico condizionato dal terrore delle scorrerie saracene. Le orde arabe, alle quali nel XVI secolo succedettero quelle turche, conseguenti all'espansionismo ottomano nel Mediterraneo, costrinsero ottomano nel Mediterraneo, costrinsero le popolazioni della costa calabrese ad abbandonare i litorali insicuri per rifugiarsi nei villaggi dell'entroterra arroccati su alture dai fianchi ripidi, circondati da gole e burroni, serrati tra possenti mura e protetti spesso da un castello.

A protezione delle coste, furono edificate le torri d'avvistamento.
Due sopravvivono ancora a Cirò Marina: la Torre Nuova e la Torre Vecchia.

Manifestazioni, sagre, feste:
"Colora la tua Pasqua" manifestazione culturale che nella domenica della Santa Pasqua gli artisti accreditati della Provincia e non si cimentano nel dipingere nella piazza centrale un oggetto in ceramica (per il 2003 stato un vaso a forma di uova pasquale) che sarà poi messo a l'asta ed il ricavato sarà dato in beneficienza.
"Cirò Arte" Teatro all'aperto,che si tiene nei Mercati Saraceni sopra il Crimisa Promontorium nella prima decade di agosto; sono passati in questa rassegna personaggi come Carlo Croccolo, Leopoldo Mastelloni, Iannuzzo, Peppe Barra, E. Cannavale, A. Roncato, O.Lionello e tanti altri.
"Sagra della Sardella e del Pesce Azzurro" che si tiene nella seconda decade di agosto per far degustare, ai turisti e non, tutte le specialità gastronomiche realizzate con la famosa Sardella di Cirò Marina dove per'altro è nata la ricetta originale e tante altre pietanze che hanno, come protagonista, il pesce azzurro, sarde, alici, tonno ecc.
"Spiagge Pulite" un Progetto che per la prima volta vedeva una Pro Loco cimentarsi in collaborazione con il Comune locale, nella pulizia di circa otto km di spiaggia balneabile. E' stato un successo che ha contribuito a far prendere al nostro Comune il riconoscimento della Bandiera Blu 2003.

Cenni storici
La civiltà importata dai colonizzatori greci, a partire dallVIII sec a.c., qui si è amalgamata con la cultura autoctona.
I ritrovamenti, testimoniano la presenza di insediamenti umani già nell'età del bronzo e probabili contatti delle popolazioni indigene con i micenei; sono questi che hanno dato fondamento alla leggenda che vuole l'eroe tessalo Filottete, il fondatore della potente Krimisa: l'area sacra dominata dal Tempio di Apollo.
I resti del Santuario, scoperti nel 1923 da Paolo Orsi, sono visibili alle spalle del Faro che svetta sulle cime della grande Pineta di Punta Alice, nel luogo in cui la punta sabbiosa, spezzando le correnti, permetteva fin dall'antichità l'attracco in qualsiasi condizione del mare.
Del leggendario tesoro del Tempio (V sec. a.c), di forma periptera vennero ritrovati olle, vasellame, tanti ex voto, oggetti di uso domestico, una statuina d'oro di 75 cm, oltre alla stupenda testa marmorea, la mano destra ed i piedi della statua acrolita (470 a.c.) raffigurante Apollo, ora custodita nel Museo archeologico di Reggio Calabria mentre un calco, con molti reperti ritrovati nel territorio cirotano è esposto nel Museo civico archeologico, di Cirò Marina, sito in piazza Diaz.
Oltre al culto apollineo, nella sacra Krimisa con tutta probabilità veniva venerata anche una divinità femminile, forse Persefone. A confermarlo, lo scavo che ha portato alla luce le mura e oggetti votivi di un altro Tempio.
L'antica Krimisa passò sotto linfluenza positiva dei brettii, fino a scomparire sotto la pressione dell'espansionismo romano. Allora iniziò il declino di Krimisa e la rovina del suo Tempio. Alla potenza di un tempo, seguirono le razzie ed i saccheggi ostrogoti poi, le scorrerie saracene e quelle turche.
Fino a quando le incursioni dal mare tennero lontano le popolazioni dalle coste, queste si rifugiarono nell'entroterra e le zone marine rimasero isolate; solo qualche abitazione rurale era sparsa qua e là tra la pianura infestata dalla malaria.
Venuto meno il pericolo dal mare, attorno alle prime case crebbero piccoli agglomerati dei futuri rioni di Cirò Marina. Dopo l'unità d'Italia, alcuni pescatori campani, i Di Martino (poi, Martino) i reggini Carella e Malena, si insediarono a pochi passi dalla riva nell'area che prese il nome di Baracca.

Denominazione abitanti: ciromarinesi
Santo Patrono: San Cataldo - 10 maggio
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by testintesta

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