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Vito Ciancimino e la lettera a Berlusconi

Qui non sono più le parole di Massimo Ciancimino, qui c’è la ciccia perché almeno un lembo di quella lettera è saltato fuori da uno scatolone l’estate scorsa, uno scatolone che c’era in un magazzino della Procura, dove erano accantonate tutte le carte ritenute non utili tra quelle ritrovate nella casa di Ciancimino figlio, mistero, come è possibile che una lettera indirizzata all’On. Berlusconi sia ritenuta non utile?
Visto che a Palermo c’è stata un’inchiesta per mafia e riciclaggio a carico di Berlusconi, archiviata, ma che in caso di elementi nuovi può essere riaperta, anzi deve essere riaperta immediatamente? C’è un processo Dell'Utri proprio perché è accusato di avere fatto da tramite tra Berlusconi e la mafia, ci sono stati il processo al Generale Mori e al Capitano Ultimo, De Caprio per la mancata perquisizione del covo, c’è il processo al Genere Mori e al Colonnello Obinu per la mancata cattura di Provenzano e in tutti questi 4 processi quella lettera sarebbe fondamentale, quella lettera viene abbandonata ai tempi in cui il Procuratore Capo di Palermo era Piero Grasso che poi per questi e altri meriti è stato promosso Procuratore Nazionale antimafia, l’hanno lasciata in quello scatolone e non l’hanno depositata né al processo dove era imputato Mori per la mancata cattura di Riina, né al processo Dell'Utri, né al processo d’appello, già c’è pure il processo a carico di Massimo Ciancimino, accusato di avere riciclato il tesoro sul padre e condannato in primo grado in appello per intestazione fittizia di beni, in tutti questi processi quella carta non c’è perché i magistrati che li stavano facendo quei processi non sono mai stati avvertiti che i Carabinieri avevano trovato quel pizzino e l’avevano trovato, dice Massimo Ciancimino intero, perché nella sua cassaforte era intero, non era a fette, invece è rimasta una fettina soltanto, è saltata la parte in cui dice, Massimo Ciancimino, c’era scritto che Dell'Utri avrebbe dovuto riceverlo per passarlo a Berlusconi e forse c’era scritta una qualche indicazione di data.

Quindi era intero quando c’è stata la perquisizione, cosa sia successo nel frattempo non si sa, sta di fatto che è stata trovata soltanto la fettina nello scatolone della Procura l’estate scorsa, 4 anni dopo quella perquisizione distratta!
Cosa significa questo? Che quando voi leggete e ce ne saranno per tutto il giorno, tutta la sera, sui giornali di domani i commenti che diranno: Ciancimino è pazzo, delira, si inventa etc., c’è un piccolo problema, bisogna giustificare la fettina del pizzino che non è più una chiacchiera di Ciancimino e bisogna giustificare quella lettera che Vito Ciancimino mandò a Berlusconi in cui diceva più o meno le stesse cose che Provenzano aveva detto nel pizzino, gliele ribadiva a scanso di equivoci e è quella che oggi Ciancimino ha consegnato, per fortuna integrale, adesso la Procura è nelle mani giuste, quindi non c’è più il rischio che qualcuno faccia a fette un pizzino integrato all’On. Berlusconi.

È di fronte a questi fatti che si scontra la polemica politica, perché uno può fare tutte le polemiche che vuole su Ciancimino, può dire che vuole conservare il suo tesoro, dimenticando che glielo hanno sequestrato, può dire che sta cercando di ingraziarsi la Procura di Palermo per salvarsi nel suo processo, un po’ difficile perché la Procura di Palermo l’ha fatto condannare a 6 anni e quando c’è stato l’appello di Massimo Ciancimino la Procura generale, i rappresentanti della pubblica accusa hanno chiesto la conferma dei 6 anni, dopodiché la Corte d’Appello contro la richiesta della Procura ha deciso di dare a Ciancimino le attenuanti generiche e devo dire che non c’è niente da eccepire, perché nel nostro sistema processuale le attenuanti generiche, soprattutto a un incensurato, veramente non si negano mai, non si capisce per quale motivo Berlusconi debba avere 6 o 7 volte le attenuanti generiche e Ciancimino neanche nel suo primo processo dovrebbe averle, oltretutto la Procura non c’entra niente perché le attenuanti la Procura non le ha chieste, gliele ha date motu proprio la Corte d’Appello, quindi non c’è nessuna ragione per cui Ciancimino dovrebbe dire queste cose, anzi, ci sarebbero molte ragioni per cui Ciancimino quelle cose non le dovrebbe dire, perché? Perché se uno è un uomo di mondo e Ciancimino lo è, sa benissimo che se fa quei nomi ha finito di vivere tranquillo e questo spiega le sue esitazioni, i suoi stop and go perché ha una famiglia, che naturalmente ogni volta che lui va a parlare di queste cose finisce nel mirino.
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by testintesta

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